Come può il politetrafluoretilene aderire alle padelle per friggere?

Ecco cosa è stato detto fino ad ora:


Da Adam Lounds 30 luglio 1998

  1. Preparare la padella con sabbiatura
  2. Aggiungere il primo strato, es [-CF2-C(qualche materiale adesivo)2-]n. PTFE aderirà abbastanza bene a se stesso (nastro di PTFE). Ritengo che se si ottiene un polimero che possa avere uno strato di polimero fluorinato al PTFE, il PTFE possa aderire bene ad esso.
  3. Spruzzare/versare il PTFE Aderirà allo strato di fondo
Sappiamo che il procedimento include la granigliatura o l'incisione dagli stessi DuPont (http://www.efni.com/~paradox/teflon/email.htm). Ritengo che agevoli l'aderenza allo strato di fondo.

Penso sia abbastanza chiaro, Adam, leggendo le referenze che citi che venga utilizzato un terzo componente compatibile per fare in modo che il PTFE si leghi alle padelle quando la fonte DuPont dice:

Anche se non possiamo rendere noti i componenti dei nostri prodotti, possiamo dire che una miscela di materiale organico e PTFE (politetrafluoretiliene) rende possibile questo processo.

Un omopolimero semi-fluorinato come suggerisci tu è una buona possibilità. Un'altra potrebbe essere un copolimero di tetrafluoretilene con qualche altro monomero.

In ogni caso, per quanto riguarda l'incisione della superficie, la fonte DuPont dice che usavano questa tecnica una volta, ma dicono anche che:

DuPont recentemente ha introdotto una nuova tecnologia brevettata per lo strato di fondo che permette al TEFLON®, al SILVERSTONE® ed al SILVERSTONE® Xtra di essere applicati su un substrato liscio.

Sembra che abbiano trovato un modo per far aderire questo materiale senza incisione. Qualcuno ha qualche idea su cosa potrebbe essere?

Devo sottolineare che l'incisione della superficie non verrebbe utilizzata per far aderire il PTFE alla padella, ma per fare in modo che la sostanza compatibile aderisca alla padella. A sua volta questa permetterebbe al PTFE di legarsi indirettamente alla padella. Senza una sostanza compatibile, l'incisione non farebbe che aumentare l'incompatibilità tra la padella il metallo ed il PTFE.

Grazie per la tua risposta, Adam!


Da Craig Fuller, 18 marzo 1998:

Credo che la superficie del PTFE venga incisa con il sodio per rimuovere alcuni atomi di fluoro e produrre radicali liberi. Il polimero successivamente è in grado di legare il metallo a questi.

Bella idea! Il metallo di sodio è uno delle poche sostanze che effettivamente reagiscono con il politetrafluoretilene. Grazie per la tua risposa, Craig!

Secondo l'idea di Craig, il sodio metallico estrae un atomo di fluoro dal PTFE, lasciando un carbonio radicalico che successivamente reagisce con le padelle in metallo.


Da Jeff:

Da quanto ho sentito si usa una composizione di PTFE con un forte ossidante (triossido di Cromo). Il primo strato viene spruzzato sulla padella con una alta percentuale di CrO3 e per ogni applicazione successiva viene usata una percentuale inferiore di CrO3. Quando si raggiunge lo strato finale si ottiene uno strato praticamente puro di PTFE con un colore e scaglie metalliche aggiunte per nascondere gli strati precedenti.

Mi sembra abbastanza carino!


Da Dietrich McCall:

Il metallo delle padelle deve avere una trama dove il teflon possa aderire. Si deve fondere il teflon a temperature molto elevate. Una volta che il teflon si è fuso lo si lascia "sistemare" nei rilievi della padella.

Le superfici rese ruvide sono utili quando è necessario che un adesivo aderisca ad una superficie. Irruvidendo la superficie si aumenta l'area totale delle due superfici che verranno a contatto. Le forze interattive tra le due superfici aumentano con l'aumentare della area di contatto. Significa che se due superfici vengono attratte una dall'altra, verranno attratte ancora di più quando le superfici sono ruvide.

In ogni caso, se le forze sono repulsive, come nel caso del PTFE e dell'acciaio, irruvidire le superfici non farà che aumentare la forza di repulsione tra le due superfici. Questo procedimento non farà che peggiorare l'aderenza del PTFE rispetto a come si comporta con una superficie liscia.

Grazie per la tua domanda, Dietrich!


Da Carl:

Il Teflon viene miscelato con un polimero che attira il PTFE. Questo substrato è morbido ed ha un legame di carbonio singolo con il suo "ospite" (la lega di alluminio della padella). La debolezza del legame è dimostrata dal fatto che è molto facile rigare una padella in teflon.

Come viene legato il Teflon alle giacche impermeabili? Usano lo stesso tipo di legame? O si tratta di un laminato?

Miscelare il PTFE con un secondo polimero, e legare con un legame covalente il secondo polimero alla padella sembra una buona idea. Naturalmente diventa molto difficile trovare un polimero che si mescoli con il PTFE. Per quanto riguarda il Gore-Tex, credo sia un laminato quindi non è necessario legarlo agli altri materiali.

Grazie per la tua idea, Carl!


Da Douglass Campbell:

Rimuovere il fluoro dalla superficie del PTFE che deve legarsi all'altra superficie (es. alluminio o qualsiasi altra superficie). Aumentare l'area della superficie di contatto aggiungendo una trama alla superficie che deve essere legata al teflon.

L'idea di avere un materiale che abbia il fluoro sulla superficie superiore e sia senza fluoro sulla superficie inferiore, il lato che deve aderire alla padella, è una buona idea. E' tuttavia molto difficile togliere il fluoro dal PTFE. Il legami carbonio-fluoro sono troppo resistenti. Una buona idea sarebbe quella di lavorare nella direzione opposta: rivestire la padella con il polietilene e successivamente rimuovere il fluoro dalla parte superiore del rivestimento. Si può fare soffiando semplicemente il gas F2 sulla superficie del polietilene. Anche se non si può usare il gas di fluoro perché tossico per le padelle da cucina, questo metodo viene utilizzato per i rivestimenti interni delle tubature in PTFE.

Per quanto riguarda l'irruvidire la superficie per aumentare la superficie di contatto potrebbe essere una buona idea, se il metallo della padella ed il PFE andassero d'accordo. Le forze adesive sono proporzionali alla dimensione della superficie di contatto. Tuttavia anche le forze repulsive sono proporzionali alla dimensione della superficie di contatto. Se rendiamo ruvida la superficie aumentiamo l'area della superficie, e quindi aumentiamo le forze repulsive tra il PTFE e la padella.

Grazie per la tua risposta, Douglass!


Da Rafael Pinto:

A volte quando friggo le uova o cucino un cheeseburger, il bianco dell'uovo o il formaggio aderiscono bene alla padella. Forse qualche proteina come l'albumina o la caseina possono far si che il PTFE aderisca a qualche materiale. Un'altra strana idea che mi è venuta in mente è questa: cosa succede se si rende il rivestimento in PTFE un po’ poroso… Lo si può fa aderire ad un altro polimero attraverso i "fori". Scusate se può sembrare un'idea stupida ma proviene da un ingegnere elettronico che ha appena finito il pranzo!

Utilizzare i fori per serrare il PTFE ad un altro materiale non è una cattiva idea, per quanto ne so io. Si può rendere ancora più semplice facendo aderire lo stesso acciaio delle padelle al PTFE attraverso i fori. Per quanto riguarda l'utilizzo di proteine per incollare il PTFE, probabilmente non sopporterebbero le temperature che si trovano proprio sulla superficie della padella. Si carbonizzerebbero proprio come l'hamburger quando ti dimentichi di girarlo. Di solito una sostanza si attacca alla padella rivestita in PTFE quando il rivestimento è stato sfregato via durante il lavaggio. Bisogna stare attenti con queste padelle perché le spugnette da cucina possono togliere il PTFE.

Grazie per la tua risposta, Rafael!


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